Cosa è la Dieta Ecosostenibile?

È arrivato il momento di introdurti un tema che non può che starmi profondamente a cuore. 

Sto parlando della dieta ecosostenibile 🌱, il modello alimentare che ho deciso di adottare per me stessa, di cui voglio diffondere i valori e i benefici per noi e per il pianeta.   

Partiamo da questa definizione generale:

“le diete sostenibili sono quelle diete a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale e alla vita sana delle generazioni presenti e future. Le diete sostenibili sono protettive e rispettose della biodiversità e degli ecosistemi, culturalmente accettabili, accessibili, economicamente eque e abbordabili; nutrizionalmente adeguate, sicure e sane; pur ottimizzando le risorse naturali e umane” 
(FAO, 2010, Diete sostenibili e biodiversità). 

Come puoi notare leggendo questa definizione della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), definire la sostenibilità di una dieta non è per niente semplice.

Una dieta per essere sostenibile deve rispettare l’ambiente e ottimizzare le risorse del nostro pianeta, in modo da garantire cibo sicuro per tutti anche in futuro (sicurezza alimentare).

In sostanza quindi una dieta per essere definita sostenibile deve essere ecosostenibile (sostenibilità ambientale).

Questa “dieta ecosostenibile”, oltre ad avere un basso impatto sull’ambiente, deve essere anche nutrizionalmente adeguata, sicura e salutare, e deve garantire quindi a tutti una vita sana.  

Il nostro stato di salute dipende infatti anche dalla disponibilità di alimenti di buona qualità, e questa qualità dipende dal territorio e dall’ambiente nel quale sono prodotti, e dalla trasformazione causata dall’attività umana. 

La domanda che sorge spontanea è se una dieta sana possa essere anche a basso impatto ambientale. La risposta non è sempre affermativa, proprio perché l’equilibrio nutrizionale può essere raggiunto con diverse combinazioni di alimenti.

La buona notizia è che, per molti aspetti, le indicazioni nutrizionali, che permettono di controllare sovrappeso e obesità e di ridurre il rischio delle principali malattie correlate, si sovrappongono o, perlomeno, vanno nella stessa direzione di quelle che favoriscono la salute dell’ambiente.

Se, infatti, si prendono in esame le principali strategie fino ad ora proposte per ridurre l’impatto sull’ambiente e, in particolare, limitare l’emissione di gas ad effetto serra, si vede che riguardano proprio la riduzione del consumo di carne e la riduzione del sovraconsumo in generale.

Prima strategia – riduzione del consumo di carne

Per quanto riguarda la prima strategia, è ormai evidente che un’alimentazione ricca di alimenti di origine vegetale può avere effetti positivi sia sulla salute che sull’ambiente; tuttavia, questa strategia non è affatto semplice da seguire, anzi è davvero complessa e richiede una valutazione attenta.

Per prima cosa non è facile modificare un’abitudine alimentare come quella del consumo di carne, dato che è ormai consolidata in molti paesi e per diverse fasce della popolazione.

Seconda cosa è importante valutare con quali alimenti la carne viene sostituita. Infatti, è opportuno evitare quei modelli alimentari in cui la carne viene sostituita con zuccheri, frutta o ortaggi e considerare solo quelli che propongono come alternativa altre fonti proteiche.

Inoltre, l’impatto della riduzione del consumo di carne sull’ambiente dipenderà tantissimo anche dal tipo di fonte proteica utilizzata più di frequente. L’effetto della riduzione di carne sarà maggiore in caso di utilizzo di fonti proteiche vegetali come i legumi.

Seconda strategia – riduzione del sovraconsumo

Anche la seconda strategia, che cerca di contenere l’eccesso alimentare, può avere effetti positivi sia sulla salute che sull’ambiente; infatti, per sovraconsumo si intende sia l’eccesso di consumo che l’eccesso di offerta.

È fondamentale quindi controllare l’assunzione energetica con la dieta ma anche scegliere gli alimenti in maniera consapevole e fare acquisti misurati.

Si stima infatti che circa un terzo della produzione alimentare mondiale destinata al consumo umano venga perso o sprecato a livello di produzione, trasformazione e distribuzione dell’alimento, e infine a livello domestico.

Fare acquisti misurati è quindi il primo passo per ridurre il nostro spreco alimentare.

Entrambe le strategie permettono di ridurre i danni all’ambiente e lo sfruttamento delle risorse del nostro pianeta seguendo una dieta ecosostenibile che, allo stesso tempo, migliora la nostra salute.